La partecipazione attiva della progettazione da tutti coloro che sono toccati dal problema e il ruolo del designer chiamato a supportare il contributo attivo degli attori nella gestione delle criticità che avvengono nelle grandi organizzazioni.
Un po’ di storia
- Con il Bauhaus (1918-1968) si parlava di design collettivo, come apporto di tutti il vero valore aggiunto di questo nuovo modo di pensare la progettazione.
- Negli anni ’70 si sviluppavano progetti in Scandinavia che coinvolgevano gli stessi lavoratori
- Negli anni ’80 si parla di Work oriented design, processo operativo rivolto al benessere del lavoro stesso
- Negli anni ’90 incontriamo la critical computing, lettura critica dell’impatto e la diffusione di massa del PC
- Negli anni 2000 collective design è diventato sinonimo di ecologia digitale
- Negli anni 2010 e 2020 come affrontare la partecipazione, la strutturazione dei servizi pubblici in modalità di co-progettazione
Utopia 1981-86
Progetto finanziato da vari soggetti governativi in Scandinavia e Danimarca dove l’oggetto di lavoro principale era la formazione la tecnologia e il prodotto in una prospettiva di incremento del processo e dell’esperienza lavorativa. Esplorare dei metodi nuovi di design in ricerca e progettazione. Nello specifico tecnologie di “graphic workstation”, la composizione grafica in ambito editoriale, la creazione di mock up di artefatti per usi futuri e test. Il mockup stesso per la sua natura costituisce il pensiero in cui il suo pensiero viene esternalizzato, già il prototipo è un germe di cambiamento futuro.
Co-progettazione alcuni metodi
Un esempio è il progetto Rebuild, facilitare l’integrazione sociale dei migranti e rifugiati attraverso tecnologie di intelligenza artificiale. In questo progetto la co-progettazione è stata applicata coinvolgendo migrandi e fornitori di servizi locali. Questo progetto è stato sviluppato tramite Scenario-based design per andare a strutturare delle narrative di fornitura e fruizione del servizio, metodi usati in workshop di co-progettazione.
Altri metodi:
- UX Statement, proposta di affermazioni per vedere se sono accettabili e veritiere oppure impraticabili e lontane.
- Alternative Futures: immaginare possibili esiti alternativi delle storie tramite il metodo What If e di sintetizzarli in affinity diagram.
- Prototyping e valutazione con utenti: prototipazione delle funzionalità o del look and feel
Per guidare una sessione di co-progettazione occorre:
- Coinvolgere stakeholders e utenti
- Chiarire gli obiettivi
- Descrivere la attività
In copertina Foto di Annie Spratt su Unsplash
fonte uninettuno
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